Ritratto olfattivo: i ricordi di Gianluca
Oggi si è seduto di fronte a me Gianluca.
Le risposte che Gianluca mi ha dato alle domande erano molto chiare, ben elaborate, ricche di aggettivi che descrivevano bene l’odore che lui ha nella memoria.
Ad un certo punto gli ho fatto annusare l’essenza di mughetto e sul suo viso è nato un sorriso.
In quel sorriso ho rivisto un bambino, un bambino che improvvisamente si è ricordato delle sue zie. Il profumo di quelle persone che tanto aveva amato da piccolo e che ancora era ben impresso nella sua mente!
Il mughetto quindi, sarà sicuramente presente nella formulazione della fragranza che creerò per Gianluca. Una fragranza delicata e ben dosata come il ricordo stesso, un rimando alle sue radici che non vuole però predominare, fa parte della completezza del suo essere uomo oggi.
L’olfatto cos’è e il percorso olfattivo
“Di tutti i sensi, l’odorato è quello che mi colpisce di più. Come fanno i nostri nervi a farsi sfumature, interpreti sottili e sublimi, di ciò che non si vede, non si intende, non si scrive con le parole? L’odore è come un’anima, immateriale.”
(Marcel Hanoun)
Il ricordo olfattivo
L’odore, il profumo di una cosa, di una persona a noi cara, di un ambiente a cui siamo legati, è un potentissimo detonatore di ricordi, un odore ci permette di “viaggiare nel tempo” e ritrovare momenti, sentimenti, luoghi, persone, suggestioni della storia della nostra vita che pensavamo di aver rimosso.
Il ricordo olfattivo è strettamente legato ad una forte carica emotiva, sono infatti moltissimi gli scrittori che ne hanno scritto tra cui Baudelaire, Flaubert, Wilde, Calvino e D’Annunzio. Tutti questi scrittori hanno dedicato pagine celebri al tema degli odori e dei loro ricordi.
La sindrome di Proust
Anche il famoso scrittore francese dedicò alcune pagine nella sua “Recherche” evocando un episodio legato alla sua tenera età legato al sapore e all’odore diun pezzetto di madeleine.
Il tempo affievolisce forse il ricordo degli occhi e delle parole, ma a quanto pare non per quanto riguarda gli odori!
Il ritratto olfattivo
Ogni percorso olfattivo è diverso da un altro, questo perché ovviamente non so mai chi avrò di fronte, quale siano le sue esigenze, il suo vissuto, le sue aspettative.
Quando ci sediamo al tavolo della strega, tutto potrebbe accadere, il 90% delle volte sono sempre esperienze che mi arricchiscono, profonde, nuove, empatiche non fosse altro per la loro componente antropologica.
Guardando a ritroso negli anni, capisco ora che quando mi siedo a quel tavolo la mia mente si libera, le domande sgorgano da sole e le risposte spesso sono sorprendenti.
A mano a mano che le persone mi raccontano del loro vissuto, trasformo i loro ricordi in odori, profumi, emozioni che tornano oggi esattamente come erano un tempo, creando un vero e proprio “ritratto olfattivo”.
Occorre un certo grado di intuizione che lascio divagare, mi lascio letteralmente stupire dalle essenze stesse che prendono sfumature diverse, diventano materializzazione di ricordi sepolti nel tempo.
È eccitante vedere negli occhi di chi ho davanti la sorpresa di quando vengono colti da una loro madeleine proustiana, una determinata essenza che riesce a rievocare in loro ricordi passati, antichi, sopiti nei meandri della loro mente e simultaneamente riaffioranti.
L’esperienza è assolutamente sinestetica, gli occhi spaziano tra oggetti carichi di passato e trovano pace su flaconcini sparsi in apparente disordine sopra scaglie di legno, le dita scorrono sul tavolo di lavoro avvertendone il suo vissuto, intanto il naso insieme alla bocca si preparano all’entrata in scena delle vere protagoniste: le essenze.
Ed ecco che si apre il sipario di una piece teatrale, un viaggio onirico in cui si procede per incontri, come nella vita. Effluvi e sollecitazioni sensoriali che poco a poco fanno affiorare ricordi ed emozioni che affondano nelle mie radici e mi orientano verso il domani, attraverso la scelta consapevole di cosa trattenere.
Un esercizio di equilibrio, un progressivo fluire dalla terra al cielo, fino all’etereo.
Grazie Caterina per questo bel viaggio verso ciò che fa stare bene!
Gianluca